sabato 14 gennaio 2012

ENTER THE VOID


di Gaspar Noé


è il 2001 di noè dopo una scorpacciata di cioran
è l'inland empire misto joyce di noè dopo un'indigestione di lsd
è irreversible immerso nella bacinella della metafisica, messo in abisso
è una messa per l'Abisso che siamo
è un distillato di boria come non se ne erano mai visti prima
è meraviglioso
è orribile
è bellissimo, è pessimo
è uno di quei rari casi in cui è il film a guardare te, e non viceversa
è un mandala
è una sinusoide
è un logaritmo neperiano impazzito
è una tragedia dal futuro
è un palindromo perfetto
è zen
è pura amniosi filmica
è a vostro rischio e pericolo
è irritante
è affascinante
è una porcheria.
è immenso.
è inafferrabile.
è ineffabile
è autoindulgente e sadico come mai lo è stato nessuno prima d'ora, e come probabilmente (e per fortuna) nessuno potrà più essere.
è, in tutti i sensi, un faccia a faccia con il vuoto, con la sua pienezza ed egemonia
è qualcosa che ti lascia là incerto se salutarlo come una delle più immense lezioni di cinema di questi ultimi anni o come una sfacciata ed empia presa per il culo
è qualcosa che farà incazzare i più, e manderà in visibilio tutti gli altri, e che non permetterà mai di capire da che parte stare

è cinema?
si
no
devo ancora capirlo
non so se è giusto capirlo e sono certo che la sua forza stia tutta qui


fate il vostro gioco.

enter



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