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I SAW THE DEVIL
di Kim Jee Woon
Tesi: due nemici sono lo stesso uomo dimezzato. Ma anche: il poliziotto è solo un serial killer col distintivo. E per giunta: non lanciare sguardi di sfida a un abisso capace di sostenerli. Certo, assiomi propulsori vecchiotti, ma mai l'accento era stato calcato così. Il tutto al servizio di una freschezza rappresentativa che fa volar via 144' senza che tu possa accorgertene, e con almeno due pinnacoli di cinema strabilianti: la carrellata circolare in auto e l'iniziale ritrovamento di massa del cadavere della fidanzata dell'ingovernabile Callahan dagli occhi mandorlati. E c'è la prestazione di Chon "Old boy" Min Sik, che da sola vale tutto il viaggio.
Ipotesi: giravolte estetiche, elogi del tecnicismo, amor di preziosismo, parossismo di atrocità e sevizie esuberate e al contempo ingentilite da sua maestà La Forma senza mai dimenticare di raccontare una storia, e di farlo con maestria; revenge sovvertito ed ecceduto dal più spinto parossismo e(ste)tico e dall'ansia di voler dire/essere l'ultima parola in materia di occhio per occhio al di là del bene e del male. Tenue de soirée per Mr, Vendetta.
Sintesi: ISTD = Capolavoro.
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